COMUNE DI CHIAVERANO

Comune
Chiaverano, adagiata sui colli dioritici della Serra, regala un’emozionante vista dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, il più grande d’Europa, nato dal ritiro degli imponenti ghiacciai alpini, e dell’ambiente naturale che lo circonda.

Chiaverano nasce da un antico borgo medioevale, di cui è ancora possibile trovare traccia nel ricetto e nei resti del castello.datato nell’anno 1000 circa, di cui ora rimane solo un pezzo di mura perimetrale e che nel 1003 con Diploma del Re Arduino fu dato al Vescovo di Ivrea, che ne fortificò le mura e collocò il suo Tesoriere o Chiavaro, da qui ne derivò il nome di Chiaverano.

Lungo viottoli tra le vigne, sentieri nei boschi, mulattiere selciate, viuzze campestri, le passeggiate si snodano tra scenari sempre diversi dove le opere della natura si susseguono alle opere dell’uomo. A testimonianza del passaggio dei ghiacciai si incontrano le "rocce montonate", su cui ancora si possono vedere le incisioni tracciate dalla morena e gli enormi e solitari massi errativi "Roc", custodi di un passato vecchio milioni di anni.
Testimoni del lavoro dell’uomo le viti sorrette da slanciati monopoli le "Culigne", i vigneti disposti a terrazze, poggiate su imponenti muri a secco.
Su di uno sperone roccioso, che domina l’anfiteatro morenico, si erge l’antica chiesa romanica di S. Stefano, custode di affreschi dell’Xl secolo e ultima superstite dello scomparso borgo di Sessano.

Nel cuore del paese la Bottega del Frér (fabbro), oggi museo, è l’unica rimasta tra le botteghe artigiane che nel secolo scorso animavano la vita produttiva del paese. È un museo di oggetti e strumenti del vivere e dell’operare quotidiano.
Passeggiando lungo le sponde del lago Sirio e tra i boschi del lago Pistono, si incontrano frammenti dell’acquedotto romano di Ivrea, che partendo dal moresco di Bienca, frazione di Chiaverano, fu costruito sfruttando l’andamento naturale del terreno.
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