COMUNE DI INGRIA

Comune
Il comune di Ingria si trova all’inizio della val Soana e i numerosi piccoli nuclei di abitazioni, purtroppo ormai in parte abbandonati, sono sparsi sui due versanti della valle. Il comune infatti si estende su ben ventuno frazioni, oltre al capoluogo, molte delle quali disabitate.

Secondo l’Olivieri il nome di Ingria deriva da un patronimico tedesco Ingrich.
I primi documenti storici che parlano di questo centro risalgono all’XI secolo; come tutta la valle anche Ingria fu feudo dei conti di Valperga e partecipò alla rivolta dei turchini: i suoi abitanti furono domati solo nel 1435, dopo quattro anni di accanita resistenza, dalle truppe del duca di Savoia.

Partendo da Ingria si possono scegliere innumerevoli passeggiate sia visitando le belle frazioni, sia compiendo escursioni un poco più impegnative in quota. Il territorio offre meravigliosi itinerari fra le sue numerose frazioni, da Stroba, primo balcone spettacolare sul torrente Soana a Frailino dove si apre il pittoresco Vallone di Codebiollo, ricco di mulattiere che si snodano fra i boschi, corsi d’acqua e caratteristiche borgate, quali Bettassa, Beirasso e Querio, Pasturera, caratterizzate dalle case in pietra e con i tetti in losa.
Oltre alla bellezza del paesaggio, ciò che colpisce maggiormente percorrendo questi luoghi è la tenacia dei loro abitanti, che sono riusciti ad edificare le proprie case e borgate su cime scoscese, “rubando” piccoli spazi coltivati alla roccia. Il terreno comunque poco remunerativo per l’agricoltura, costituisce la principale spiegazione al fatto che in passato, molti valligiani divenissero magnin, vetrai ed arrotini intraprendendo attività itineranti specie durante la stagione invernale.

Dal 2021 fa parte del prestigioso club de “I Borghi più belli d’Italia” l’associazione, nata nel marzo 2001, che promuove i piccoli centri abitati italiani con una qualifica di “spiccato interesse storico e artistico”.
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