CULTURE & TRADITION
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Dal 3 novembre 2022 a fine febbraio 2023 al terzo piano del Castello sarà presentato il ciclo di opere e azioni Vegetali e minerali. Azioni di compostaggio e coesistenza ecologica, a cura di Andrea Viliani e Marianna Vecellio.
La mostra, organizzata dal dipartimento curatoriale con il CRRI, si sviluppa attraverso performance, azioni e rievocazioni che pongono l’enfasi sui temi del suolo, scarto, co-evoluzione, cooperazione e coesistenza ecologica in stretta relazione con le opere degli artisti.
Lo spazio espositivo della mostra diventerà luogo di mescolanza e della trasformazione continua degli stati di materia, di alleanze trasformative del vivente attraverso azioni che riportano al centro dell’immaginario documenti e memorie. Detto anche terricciato o composta, il “compostaggio” è il risultato di un processo biologico risultante dall’ossidazione di un misto di materie e scarti organici, quali i nitrati e i carbonati, che esposti alla presenza di ossigeno si decompongono e ricompongono in terreno fertilizzante. È per questa sua capacità internamente trasformativa che il concetto di compost, ibridato alla parola ‘host’ di ospite, diventa l’ambiente ideale per prefigurare le infinite potenzialità di una perenne e circolare trasformazione delle identità e degli spazi. L’immagine del terriccio che si trasforma organicamente permea l’ambiente espositivo in cui le immaginifiche anticipazioni prospettate dalla filosofa Donna Haraway sulla coesistenza tra forme di vita differenti si manifestano coinvolgendo l’opera di Joseph Beuys (Krefeld, 1921 – Düsseldorf, 1986) e Michael Rakowitz (New York, 1973), tra gli altri.
La mostra, organizzata dal dipartimento curatoriale con il CRRI, si sviluppa attraverso performance, azioni e rievocazioni che pongono l’enfasi sui temi del suolo, scarto, co-evoluzione, cooperazione e coesistenza ecologica in stretta relazione con le opere degli artisti.
Lo spazio espositivo della mostra diventerà luogo di mescolanza e della trasformazione continua degli stati di materia, di alleanze trasformative del vivente attraverso azioni che riportano al centro dell’immaginario documenti e memorie. Detto anche terricciato o composta, il “compostaggio” è il risultato di un processo biologico risultante dall’ossidazione di un misto di materie e scarti organici, quali i nitrati e i carbonati, che esposti alla presenza di ossigeno si decompongono e ricompongono in terreno fertilizzante. È per questa sua capacità internamente trasformativa che il concetto di compost, ibridato alla parola ‘host’ di ospite, diventa l’ambiente ideale per prefigurare le infinite potenzialità di una perenne e circolare trasformazione delle identità e degli spazi. L’immagine del terriccio che si trasforma organicamente permea l’ambiente espositivo in cui le immaginifiche anticipazioni prospettate dalla filosofa Donna Haraway sulla coesistenza tra forme di vita differenti si manifestano coinvolgendo l’opera di Joseph Beuys (Krefeld, 1921 – Düsseldorf, 1986) e Michael Rakowitz (New York, 1973), tra gli altri.
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45.0701401, 7.5101274
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From 03/11/2022 to 28/02/2023
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Thu11:00 - 19:00
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Fri11:00 - 19:00
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Sat11:00 - 19:00
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Sun11:00 - 19:00
Free
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