COMUNE DI AGLIÈ

Comune
Agliè è un piccolo borgo situato a pochi chilometri da Torino, alle falde delle colline di Macugnano eretto sulle rovine dell’antica città romana di Alladium. La cittadina che conta oggi una popolazione di oltre 2600 abitanti ha una posizione di notevole importanza nell’economia agraria, turistica e industriale.

Il toponimo Agliè deriverebbe dal nome di un colono romano Allio, quindi Alliacus (terra di Allio), poi per successive trasformazioni Alladium, quin Agladium. Il nucleo primitivo, di origine romana, era probabilmente situato sulle colline nella frazione di Santa Maria delle Grazie, già ricordato in documenti del 1019 come Macuncianum (Macugnano), come dipendenza dell’Abbazia Fruttuaria di San Benigno. A quel tempo Agliè era un castello eretto per difendere Macugnano. Successivamente Agliè prese il sopravvento per la sua posizione fortificata.
Agliè compare nei documenti per la prima volta nel 1141: i feudatari del Canavese si divisero il territorio e il paese divenne una delle terre dei San Martino di Rivarolo e di Agliè e subì a lungp le conseguenze delle lotte fra i guelfi San Martino d’Agliè e i ghibellini, Conti di Valperga.
Nel 1391 arrivò, per merito dei Savoia, la pace e con i Savoia crebbe l’influenza dei Conti di Agliè.
Personaggio centrale della storia del paese fu il Conte Filippo San Martino di Agliè, colto letterato, coreografo e politico insigne, nato nel 1604. Intrapresa la carriera delle armi, nel 1630 divenne luogotenente della Compagnia delle Corazze di Vittorio Amedeo I e successivamente ebbe molta influenza presso la corte di Cristina di Francia e di suo figlio Carlo Emanuele II erede al trono.
Nel 1764 il feudo di Agliè venne acquistato da Carlo Emanuele III che lo diede in appannaggio al suo secondogenito Benedetto Maria Maurizio, duca del Chiablese e da quel momento Agliè seguì le vicende storiche legate a Casa Savoia. Per questo motivo Agliè ospita una delle Residenze Reali del Piemonte, dal 1997 riconosciute Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco: il Castello Ducale di Agliè che ha una storia lunga sette secoli, che ha visto il passaggio di duchi, principi e re.

Inoltre da non perdere una passeggiata lungo le strette strade del paese, sotto i suggestivi portici e ammirando le bellissime chiese.
Nel centro storico sorge la Chiesa della Confraternita di Santa Marta, opera dell’architetto alladiese Costanzo Michela, che nel ridotto spazio disponibile per la costruzione ha realizzato un capolavoro di architettura tardo-barocca in stile piemontese. Al di fuori dell’abitato sono presenti una serie di costruzioni religiose tra cui il Santuario della Madonna delle Grazie (i tre Ciochè) altra opera del Michela che sorge alle pendici della collina nella omonima frazione delle Grazie e alta sulla cima dalla pendice di Santa Maria il Santuario della Madonna detta la Rotonda per la tipica forma circolare, la cui fondazione risale all’anno Mille. Sulla piazza prospiciente alla residenza ducale ed a esso collegato da una galleria sorge la Chiesa parrocchiale della Madonna della Neve, opera del Birago di Borgaro.

Agliè fu anche luogo di ispirazione del poeta Guido Gozzano. Oggi Villa Il Meleto, residenza di campagna del poeta e villa in stile liberty è sede di un museo sullo scrittore e ne conserva alcuni oggetti e arredi originali.

E dopo aver fatto un tuffo nella storia non può mancare un assaggio della cucina locale in uno dei ristoranti della zona e dei prodotti tipici come i Torcetti di Agliè e i vini locali. Sulle colline alladiesi si infatti snodano le vigne storiche dell’Erbaluce, coltivate su una caratteristica struttura a pergola e comprese negli itinerari delle "Strade del Vino in Canavese".
Contatti
Via Principe Tommaso, 22, 10011 Agliè (TO)