COMUNE DI MAGLIONE

Comune
Maglione è un piccolo Comune dell’Eporediese al confine della provincia di Vercelli con poco più di 400 anime. Il paese è situato nella parte esterna sud-orientale dell’anfiteatro morenico e sotto l’altura su cui è situato vi sono i laghetti morenici di Maglione e Moncrivello.

Il borgo ha origine molto antica, il toponimo è attestato sin dal X secolo come Castro Malione e le prime notizie risalgono al 999 quando il borgo è nominato in una donazione di terre dell’imperatore Ottone III al vescovo di Vercelli. Nel 1178 passò ai conti di Valperga, mentre nel 1229 prestò fedeltà al comune di Vercelli, reiterata nel 1231 e nel 1240.
Nel 1444 l’autorità di Giacomo di Valperga con il titolo di Giacomo I dette origine alla seconda dinastia dei conti di Masino. Il paese subì nel 1462 danni lievi a causa della spedizione delle truppe fedeli ai Savoia contro i Masino e molto più gravi tra il 1648 e il 1657 quando gli spagnoli lo attaccarono e lo assediarono, mentre nel 1704 i francesi lo occuparono nella loro marcia verso Ivrea.
Durante il periodo napoleonico fa parte del dipartimento della Doire. I
n seguito la sua storia si mescolerà con quella di tutto il Canavese.

La particolarità di Maglione è che c’è un museo di arte contemporanea che è sempre aperto, il motivo è semplice: le opere d’arte non sono chiuse nelle stanze di un edificio, ma sono disseminate tra i muri delle case, le strade e le piazze del paese.
L’idea del museo a cielo aperto venne nel 1985 a un cittadino illustre di Maglione, il regista Maurizio Corgnati. Da allora, artisti italiani e stranieri delle tendenze artistiche più svariate sono stati invitati a produrre e a collocare le proprie opere nelle strade di Maglione, in un singolare connubio tra tradizione e avanguardia. A oggi sono 165: si va dalle geometrie di Roberto Caracciolo ai colori espressionisti di Bert van Zelm, dalle monocromie di Piero Ruggeri ai tratti di Francesco Tabusso e di Ugo Nespolo. Tra le sculture, spicca il Monumento al contadino di Piero Gilardi, costruito utilizzando vecchi attrezzi della civiltà agricola, e in piazza XX Settembre è presente un’opera di Giò Pomodoro.
Contatti
Piazza XX Settembre, 4, 10030 Maglione (TO)

45.3476666, 8.0145555