07. CASTELLONE - VERCELLI

Itinerario
Km 12,5 / Dislivello - 15
Nel Medioevo Vercelli fu tappa fondamentale per coloro che attraversavano le Alpi al Gran San Bernardo, al Moncenisio e al Monginevro. In città e nel territorio si sviluppò un ampio sistema di hospitalia per pellegrini e poveri: ne esistevano almeno 14, senza contare locande e alberghi.
L'Abbazia di Sant'Andrea, esempio di transizione fra lo stile romanico padano e il gotico, è il simbolo della città. Eretta tra il 1219 e il 1227, fu commissionata dal cardinale vercellese Guala Bicchieri, protagonista degli eventi che segnarono la storia inglese per la successione del re Giovanni senza Terra. La facciata policroma, con le sue snelle torri, è impreziosita dalle lunette dei portali, mentre le strutture gotiche esaltano il maestoso interno a tre navate e volte a crociera: l'abside ospita un coro ligneo del 1511; il chiostro, successivo alla basilica, presenta rilievi, cornici in cotto e pitture di inizio Cinquecento; il campanile fu eretto nel XV secolo.
La Cattedrale di Sant'Eusebio ha origini molto antiche: del primitivo duomo, realizzato forse dallo stesso Eusebio e ricostruito in forme romaniche, resta solo il campanile (XII sec.); una seconda ricostruzione, intrapresa nel 1570, proseguì sino al XIX secolo. All'interno è sospeso un magnifico Crocifisso in lamina d'argento di età ottoniana; troviamo inoltre epigrafi del VI secolo e la scultura marmorea detta Madonna dello Schiaffo, probabilmente del XIII.
Il Palazzo Arcivescovile ospita il Museo del Tesoro del Duomo, con oggetti di uso liturgico e reliquiari dal VII al XVIII secolo: di particolare interesse quelli tardo medievali di San Giacomo maggiore e il celebre Vercelli Book, omiliario su pergamena in lingua anglosassone antica (X sec.).
Sede di priorato dal 1163, la Chiesa di San Bernardo si compone di una parte romanica e di un ampliamento ottocentesco: la facciata in laterizio (XII sec.) è movimentata da archetti pensili e rilievi. L'edificio, santuario diocesano di Maria Salute degli Infermi, è legato al miracoloso intervento della Vergine che, nel 1630, liberò i Vercellesi dalla peste. A pochi passi dalla centrale Piazza Cavour, dominata dalla ottagonale Torre dell'Angelo (XIV sec.), vi è l'Antico Broletto, sede del Comune dal XIII secolo, con portici ogivali: vi si affaccia un'alta Torre a pianta quadrata, eretta dalla famiglia Vialardi.
Da segnalare inoltre la duecentesca Chiesa francescana di Sant'Agnese in San Francesco, con forme medievali nell'abside e nel campanile: all'interno opere pittoriche di scuola vercellese del Cinquecento, un ritratto marmoreo di età augustea, bacini in ceramica graffita (XIV sec.) e una Annunciazione del Morazzone (ca. 1620); la domenicana Chiesa di San Paolo, anch'essa del XIII secolo ma con importanti restauri e ampliamenti successivi: in un vano alla base del campanile troviamo una parete affrescata con teoria di santi, databile alla seconda metà del XIII secolo; la grande Chiesa di San Marco (1266), trasformata nell'Ottocento in mercato alimentare e oggi spazio espositivo: ingloba, come campanile, una preesistente torre a pianta ottagonale, costruita probabilmente dalla famiglia degli Avogadro.
Contatti
, 13040 Olcenengo (VC)

45.3619852, 8.3110257