Arrampicata a Torino e in Piemonte

Le Alpi di Torino sono, storicamente parlando, una delle aree più importanti per la storia dell'arrampicata italiana. Dagli anni '70 in poi la Valle Orco ha rivestito un ruolo di primaria importanza nella nascita e nello sviluppo dell'arrampicata libera mentre i protagonisti del Nuovo Mattino cominciarono ad arrampicare proprio in Val Susa.
 

Rocca Sbarua sopra Pinerolo e la Parete dei Militi di Bardonecchia furono le palestre su cui si cimentarono i grandi alpinisti del dopoguerra da Boccalatte a Gervasutti fino a Guido Rossa.
 

Tutti questi grandi apritori di vie hanno reso famose le palestre di roccia disseminate su queste montagne spesso oltre la fama delle montagne stesse.
 

La roccia su cui si scala attorno a Torino è essenzialmente di tre tipi: gneiss granitico, il serpentino e il calcare. Lo gneiss di Rocca Sbarua e dalla Val Pellice presenta belle fessure o placche dove misurarsi con l'aderenza come a Gran Dubbione.
 

Nella zona di Caprie del Colle del Lys prevale invece il serpentino che con le sue forme più arrotondate allena la forza. Il calcare prevale invece in Alta Val Susa dove in alcune zone come la Valle Stretta è molto simile alla Dolomia.