Alta Via delle Valli di Lanzo: Tappa 4 Rifugio Città di Ciriè - Rifugio Cibrario

Tipo attività outdoor
ESCURSIONI TREKKING

Si scende dal rifugio, si imbocca a destra una strada sterrata e, attraversata la Stura su un ponte di legno, si costeggia l’Alpe Venoni, caratteristica bergeria protetta da un curioso roccione. Il sentiero n. 222 prosegue lungo la parte bassa del Canale delle Capre per svoltare a sinistra e, con molti tornanti, si prende rapidamente quota. A circa 2300 m si raggiunge il Pian dei Morti, ampia sella erbosa dove lo sguardo si allarga su tutto il Pian della Mussa. Si lascia sulla destra il sentiero n. 223 che conduce al Pian Gias e, dapprima in diagonale poi con ampi tornanti, si raggiunge la base di una paretina rocciosa. Il sentiero si sposta sulla destra, supera alcuni facili saltini rocciosi attrezzati con staffe di ferro ed entra in un canalone molto ampio che senza ulteriori difficoltà conduce ad un colletto dal quale è già possibile vedere il rifugio. Si percorre l’ultimo tratto pianeggiante per giungere in pochi minuti al Rifugio Gastaldi, in posizione panoramica sull’ampia conca del Crot del Ciaussinè e sulle vette circostanti. Dal rifugio si segue il sentiero n. 222, in buone condizioni, che scende in direzione sud in una conca bagnata dal Rio Arnas. Risalire dei pendii detritici, aggirando sulla destra la Rocca Affinau. Si giunge su dei ripiani e si prende il sentiero n. 222A in direzione di una bastionata rocciosa, tagliando dei pendii di pietrame e grossi massi. Mantenendosi sempre alla base della bastionata si raggiunge con un’ultima salita la vasta spianata del Collarin d’Arnas 2851 m. Si continua verso sud, sentiero n. 122, su vasti pendii detritici con moderata pendenza. Si passa nei pressi del Lago Collarin (2839 m) e si giunge al limite della bastionata rocciosa che chiude a settentrione il bacino del Lago della Rossa. Il Bivacco San Camillo sorge a sinistra poco dopo il bivio con il sentiero n. 119. Percorrendo una traccia che si abbassa sulla sinistra, con un percorso zigzagante e poco visibile a tratti, si raggiungono i ripiani che circondano il lago, a breve distanza dallo sbarramento. Si percorre la sommità della diga ENEL e si prosegue sul sentiero n. 122. Si percorre un primo ripiano di fini detriti e terra e poi un secondo. Si va verso sinistra per arrivare ai piedi di un salto di roccia solcato da destra a sinistra da un evidente canale di pietrame: risalirlo sino a quando si apre sulla destra un valloncello detritico. Andando in questa direzione per delle chine di sfasciumi si arriva al punto di valico del Colle Altare (2901 m), evidenziato da un ometto di pietra. Dal colle si scende in direzione sud/est, percorrendo un canalone di sfasciumi e si evita, sulla sinistra, una parete rocciosa. Si passa poco discosti dal Lago Superiore di Pera Ciaval (2762 m). Si prosegue passando su una serie di ripiani erbosi dove si trovano diversi laghetti. Si scende in direzione di una bastionata rocciosa, solcata da una cascatella e si giunge al Rifugio Cibrario (2616 m) in Località Pera Ciaval.

Piemonte Outdoor
Accesso
Accessibile ai disabili:
Accesso con mezzi pubblici: No
Informazioni utili
Classificazione: Provinciale con sviluppo di alta montagna
Interesse devozionale: No
Interesse storico:
Periodo consigliato: Da fine Giugno a inizio Settembre.

Profilo altimetrico

Vedi tutte le tappe
Profilo altimetrico in caricamento...