COMUNE DI BORGOFRANCO D'IVREA

Comune
Borgofranco d’Ivrea, piccolo borgo agricolo sorto verso la fine del 1200 per volontà del vescovo di Ivrea e del Marchese del Monferrato per costituire un avamposto in una zona contesa, come centro fortificato al fine di rendere sicura l’importante strada per la Valle d’Aosta.
Venne dotato di ampi privilegi, esenzioni e franchigie al fine di attirare nuovi abitanti; coloro che invece risiedevano nei vicini centri di Biò, Quinto e Monbueno furono costretti a trasferirvisi.

Nel corso dei secoli e con alterne vicende si è trasformato nell’attuale complesso abitato posto alla confluenza di un importante nodo stradale che collega Piemonte, Biellese, Valle d’Aosta e da lì Francia e Svizzera.
Anticamente da Borgofranco passavano i pellegrini che dall’Inghilterra e dalla Francia partivano per raggiungere Roma, la rinnovata Via Francigena.

Un territorio dove sono ancora evidenti i segni lasciati da una storia ad economia agro-pastorale: dall’antico Ricetto, quasi intatto, con la regolarità delle sue vie e l’architettura tipicamente rurale delle abitazioni composte da due o tre piani con grandi logge ad archi ed ampie "travà" per stalle e deposito fieno, alle frazioni sparse all’intorno, ognuna con la sua chiesina spesso molto antica.
Nel centro storico sono ubicati: la torre di origine medievale, che funge da campanile; la parrocchiale della Madonna del Rosario e dei Santi Maurizio e Germano, in stile barocco, eretta nel 1663 e restaurata nel 1792 dalla confraternita del Rosario e dalla popolazione; la chiesa di Santa Marta, originariamente parrocchiale, ampliata nel 1691 dalla famiglia dei Marini; la quattrocentesca Domus Sancti Spiriti, sede di una confraternita e, fino al 1600, casa parrocchiale e scuola, e il cinquecentesco palazzo Marini, imponente costruzione a forma di “elle”, di 1.900 metri quadrati, caratterizzata da un’antica torre, databile intorno al 1200.
Sono presenti inoltre edifici di notevole importanza quali la Birreria De Giacomi, fabbrica di birra risalente all’inizio del secolo scorso; all’incirca dello stesso periodo della grande villa immersa nel verde che fu lo stabilimento idroterapico.

Ciò che distingue Borgofranco dagli altri paesi del Canavese è lo straordinario complesso dei Balmetti che sono vere e proprie cantine naturali ricavate nella roccia morenica, a circa un km dal centro abitato del paese, perfette per conservare il vino, ma anche i formaggi.
Il nome deriva da Balma, antica denominazione di origine ligure che sta per grotta, luogo incavato nel monte. Al loro interno in ogni stagione dell’anno la temperature e l’umidità si mantengono costanti grazie ad un fenomeno naturale che provoca la fuoriuscita di correnti d’aria dalle cavità della montagna. Hanno un’origine molto antica collegata alla viticoltura: la costruzione è a pianta rettangolare, a uno o due piani fuori terra, all’interno spesso un cortile e un pergolato con rampicanti.
Contatti
Via Mombarone, 3, 10013 Borgofranco d'Ivrea (TO)