Comune
Il comune di Vidracco si trova ben saldo nell’abbraccio della Val Chiusella, sfiorato dalle acque del lago Gurzia, un bacino lacustre creato nel 1922 da uno sbarramento del torrente Chiusella.
La zona in cui sorge Vidracco è citata in un documento dei primi del Mille quando re Arduino dona la valle alla chiesa di Ivrea. Una valle che nel 1500 diventa un punto di riferimento e ricchezza per i suoi giacimenti minerari oltre ad una importante presenza di pascoli e alpeggi, caratteristiche che rendono gli abitanti dell’epoca economicamente autonomi rispetto ad altri territori.
É proprio un prodotto dell’agricoltura sul quale oggi questo luogo vuole puntare, prendendo spunto dal passato e ritornare ad essere il paese delle mele. Numerose le qualità del frutto le cui piante sono state scelte come originale forma di verde pubblico, ad iniziare dalla “fuminel”, una mela verde con striature rossastre. La fioritura primaverile costituisce un autentico spettacolo.
Ma le meraviglie del territorio si possono apprezzare ogni giorno percorrendo i diversi itinerari a partire dal “Sentiero dell’uomo”, una passeggiata di due chilometri lungo il lago. Durante il tragitto pianeggiante si incontrano capanni a disposizione degli appassionati di ornitologia e cartelli con informazioni su flora e fauna presente nell’area.
Merita una visita la Riserva Naturale dei Monti Pelati inserita fra i Siti di Rete Natura 2000 come Sito di Interesse Comunitario dell’Unione Europea. Sul suo colle più alto si trova la Torre Cives, risalente al XII secolo edificata con ogni probabilità a difesa di tutta la valle. La Riserva propone escursioni d’interesse geologico, mineralogico e naturalistico.
Un’ultima curiosità, a Vidracco sorge Il Tempio dell’Umanità, una grande costruzione sotterranea scavata a mano nella roccia dai membri delle comunità della Federazione di Damanhur che si estende per ben 850 mila metri cubi disposti su cinque livelli per una profondità di 72 metri.
La zona in cui sorge Vidracco è citata in un documento dei primi del Mille quando re Arduino dona la valle alla chiesa di Ivrea. Una valle che nel 1500 diventa un punto di riferimento e ricchezza per i suoi giacimenti minerari oltre ad una importante presenza di pascoli e alpeggi, caratteristiche che rendono gli abitanti dell’epoca economicamente autonomi rispetto ad altri territori.
É proprio un prodotto dell’agricoltura sul quale oggi questo luogo vuole puntare, prendendo spunto dal passato e ritornare ad essere il paese delle mele. Numerose le qualità del frutto le cui piante sono state scelte come originale forma di verde pubblico, ad iniziare dalla “fuminel”, una mela verde con striature rossastre. La fioritura primaverile costituisce un autentico spettacolo.
Ma le meraviglie del territorio si possono apprezzare ogni giorno percorrendo i diversi itinerari a partire dal “Sentiero dell’uomo”, una passeggiata di due chilometri lungo il lago. Durante il tragitto pianeggiante si incontrano capanni a disposizione degli appassionati di ornitologia e cartelli con informazioni su flora e fauna presente nell’area.
Merita una visita la Riserva Naturale dei Monti Pelati inserita fra i Siti di Rete Natura 2000 come Sito di Interesse Comunitario dell’Unione Europea. Sul suo colle più alto si trova la Torre Cives, risalente al XII secolo edificata con ogni probabilità a difesa di tutta la valle. La Riserva propone escursioni d’interesse geologico, mineralogico e naturalistico.
Un’ultima curiosità, a Vidracco sorge Il Tempio dell’Umanità, una grande costruzione sotterranea scavata a mano nella roccia dai membri delle comunità della Federazione di Damanhur che si estende per ben 850 mila metri cubi disposti su cinque livelli per una profondità di 72 metri.
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