COMUNE DI BARONE CANAVESE

Comune
Si chiamano baronesi i circa 600 abitanti di questo Comune collocato di fronte all’Anfiteatro Morenico di Ivrea.

Agli inizi del 1000, Barone esisteva già, ma si è certi dell’esistenza di un "castrum" nell’anno 1220. I Signori di Barone, come tutti i conti del Canavese, erano discendenti di Uberto, fratello di Arduino, marchese di Ivrea , appartenevano ai Valperga, uno dei grandi rami in cui si dividevano gli arduinici: Valperga, Masino, San Martino. Durante le scorrerie del 1339 ad opera dei Visconti di Milano, la maggior parte dei castelli del Canavese fu rasa al suolo, compreso il castello di Barone, che subì ingenti e rovinosi danni. Infatti l’attuale castello risale al 1700 circa, così come la Chiesa Parrocchiale.

Barone ha quindi un posto importante nella storia dell’arte dato che il suo castello costituisce una delle più importanti architetture barocche del Canavese. Fu costruito nella prima metà del ‘700 per incarico dei Valperga di Caluso, la famiglia comitale del luogo, su progetto dell’architetto Costanzo Michela, collaboratore dello Juvarra alla palazzina di Stupinigi. Presenta al suo interno una scala monumentale, a sbalzo del muro, di notevole fattura. A metà Ottocento i Valperga lo cedettero ai Palma di Cesnola, che lo rivendettero 50 anni dopo. Fu coinvolto nelle vicende della Seconda guerra mondiale: occupato dai partigiani nel settembre 1944, il 1° ottobre fu assaltato dai tedeschi, che lo incendiarono in parte e lo saccheggiarono.
Ma il barocco a Barone non finisce qui: il Michela è autore anche della parrocchiale di Santa Maria Assunta, che ha una pregevole facciata in cotto e una ricca balaustra all’interno.
Una tradizione locale vuole che i mattoni per le due costruzioni siano stati preparati e cotti nella regione Rittana, al margine orientale del paese sulla strada per Candia e portati sul posto "alla mano" e cioè passandosi i paesani l’un altro il materiale dalla fornace al cantiere. .
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Piazza Comunale, 1, 10010 Barone Canavese (TO)